Siamo circondati dai loghi di una moltitudine di imprese: quando beviamo una bottiglia d’acqua, sul portatile che usiamo per lavoro, sulla fiancata dell’autobus che prendiamo ogni mattina. Loghi in un’infinita varietà di colori, formati e disegni.
Ti è mai capitato di chiederti “Perché questo logo è così?“
Ci sono molte curiosità dietro queste immagini. In un altro post abbiamo parlato dell’importanza del logo in cui abbiamo parlato delle varie tipologie, di come disegnarlo e di quale tecnica di stampa utilizzare per applicarlo su dei gadget promozionali. Oggi, invece vogliamo parlarvi della storia che c’è dietro alcuni dei più famosi.
Breve storia del logo
Fino al XIX secolo non era possibile parlare di logo in quanto tale, anche se già molti produttori mettevano dei segni particolari sui loro prodotti per farsi riconoscere. Pensate che già in epoca romana i fabbri apponevano sulle spade particolari simboli così da non poter essere copiate.
La prima legislazione ufficiale in materia risale al 1266, in Inghilterra, dove il Parlamento Inglese, sotto il re Enrico III, richiese a tutti i panettieri di utilizzare un marchio distintivo per il pane che vendevano. Successivamente in Francia, nel 1857 troviamo la prima legge moderna sul marchio registrato quando venne approvata la “Legge per i Marchi di Manifattura e Beni“. Diciotto anni dopo in Inghilterra, nel 1875 viene approvato l'”Atto per la Registrazione del Marchio Registrato” che permetteva la registrazione dei primi marchi inglesi. Ed infine negli Stati Uniti, la prima legislazione ufficiale sul marchio registrato risale al 1905 quando il congresso degli Stati Uniti approvo il “Trademark Act“.
Nel XX secolo le aziende si sono rese conto che era necessario differenziarsi dalla concorrenza. Per fare ciò, è stato fondamentale dedicare tutti gli sforzi alla creazione di loghi che identificassero pienamente i loro prodotti. Partendo da semplici immagini e cercando di essere il più originali possibili fino ad arrivare ad assumere dei specialisti per realizzare dei loghi digitali accattivanti ed unici.
Tant’è che oggi il logo è l’impronta originale e distintiva di un’azienda. Aiuta a far conoscere l’azienda e a renderla riconoscibile. Molto spesso ci basta vedere il logo da lontano, senza leggere la scritta e già sappiamo di che impresa si tratta.
Loghi famosi e le loro storie
Iniziamo adesso ad analizzare qualcuno dei loghi più famosi che conosciamo.
* Coca-Cola
Il logo Coca-Cola è uno di quelli che è rimasto praticamente invariato sin dal suo inizio. Frank Mason Robinson, il contabile dell’azienda, fu chi lo progettò. Fin dall’inizio ha avuto in mente che voleva rappresentare le”C” in maniera particolare.
Per quanto riguarda il colore, il rosso è stato scelto perchè significa “forza, passione, amore ed energia”, ma solo anni dopo si è deciso di introdurre come fondo il colore il bianco per contrare, perchè significa “purezza, giovinezza, nobiltà”.
* Apple
Il logo Apple era molto più complesso ai suoi inizi poiché rappresentava la scena di Isaac Newton nel momento chiave con la mela, quando ha avuto la sua massima ispirazione. Steve Jobs ritenne però che fosse troppo complicato e incaricò di ridisegnarlo, dando origine alla famosa mela morsicata.
Alla sua prima apparizione, la mela era a strisce colorate, come un arcobaleno probabilmente per evidenziare la capacità del computer di riprodurre i colori, o semplicemente per “umanizzare” l’azienda. Tuttavia, a distanza di anni, l’unico restyling ricevuto è stato quello di darle un tono unico, più serio e formale, passando ad un logo monocolore in nero.
Varie leggende e teorie sono state formulate sul motivo per cui la mela viene morsa: una sostiene che sia un omaggio al famoso matematico Alan Turing, morto mangiando una mela avvelenata, un’altra che sia dovuta a un gioco di parole in inglese riferito al morso ( mordere) e byte (unità di informazione) e l’ultimo, uno dei più plausibili, è che si tratta di un semplice dettaglio di progettazione per differenziare la mela da una ciliegia o da un pomodoro per non creare confusione.
Il primo logo di Google fu la scritta “BackRub” che tra l’altro era anche il suo nome perché il motore di ricerca trovava le pagine attraverso i backlink. Tuttavia Larry Page e Sergey Brin, i due fondatori, volevano dare un nome che potesse comunicare subito la capacità di organizzare milioni di informazioni sul web. La scelta cadde dunque sulla parola “Googol“, un termine che nasce nella matematica da Edward Kasner e suo nipote Milton Sirotta, per dare appunto un’idea di qualcosa di gigantesco. Tuttavia al momento della registrazione del dominio, ci fu un errore di battitura e venne registrato Google.
Sembrerebbe che Sergey Brin, abbia utilizzato un editor di immagini chiamato GIMP per creare un design che non sarebbe stato molto diverso da quello che vediamo oggi.
* Nike
Come sicuramente già saprai, il nome del brand fa riferimento alla dea greca della vittoria Nike. Per realizzare il design, hanno convocato 35 grafici chiedendo loro di realizzare un’immagine che rappresentasse il movimento. La proposta di Carolyn Davidson è stata scelta nonostante la riluttanza di Phil Knight, fondatore dell’azienda.
Il nome scelto per questo disegno è stato “Swoosh” e rappresenta un’ala della dea. Carolyn Davidson venne pagato solamente 35$, ma anni dopo gli sono state date una considerevole quantità di azioni della società.
* Adidas
In origine, il logo era un trifoglio che voleva simboleggiare la fortuna. Il principale proprietario dell’azienda era Karhu Sports, ma a causa della seconda guerra mondiale dovettero vendere la loro azienda di abbigliamento sportivo per 1600$ e due bottiglie di whisky.
Il logo è stato ridisegnato successivamente mantenendo le tre strisce, ma dando all’intero set una forma triangolare. Questi simboleggiano le tre principali regioni di vendita: Asia, Nord America ed Europa. Inoltre, il trifoglio non è stato completamente abbandonato, ma viene utilizzato solamente in alcune occasioni specifiche.
* Ferrari
La storia del logo Ferrari è molto diversa da quelle che abbiamo visto finora. Francesco Baracca, conte e aviatore italiano che combatté nella prima guerra mondiale, dipinse un cavallo sul suo aereo. La contessa Paolina Baracca, sua madre, rimase molto colpita nel vedere il pilota automobilistico Enzo Ferrari e gli chiese di sfoggiare il cavallo di suo figlio in una delle loro auto.
Il cavallo era originariamente rosso su nuvola bianca ma Enzo decise di dipingerlo nero su giallo in segno di lutto per gli aviatori morti in guerra.
* BMW
Il noto marchio automobilistico ha avuto un logo che è rimasto praticamente invariato dalla sua nascita nel 1916. L’uso dei quadrati bianchi e blu con un nuovo cerchio non è casuale: i quadrati riprendo la bandiera bavarese, che è il luogo di origine dell’azienda, e il cerchio nero di rifà al logo di Rapp Motorenwerke, che era un produttore di motori aeronautici tedesco da cui nasce la BMW.
* Audi
Il primo design del logo era basato sull’Art Noveau e venne cambiato solo nel 1932. Vennero scelti 4 anelli a simboleggiare l’unione delle quattro aziende maggiormente rappresentative della produzione automobilistica tedesca, che erano appunto Audi, DKV, Wanderer e Horch. Di fatti, l’azienda nasce come Horch dal nome del suo fondatore, che nel 1909 si stacca dai suoi soci e fonda per conto proprio Audi. Più a vanti a causa di varie crisi economiche l’azienda viene acquista dapprima dalla DKV nel 1927, e successivamente si fuse con la casa automobilistica Wanderer nel 1929.
* Mc Donald
Anche se può sembrare che la famosa M di McDonald’s sia stata scelta in quanto è l’iniziale del nome del brand, c’è tutta una storia dietro e il logo è stato rifatto più volte. Inizialmente il logo seguiva un andamento rettangolare suddiviso in tre livelli ed era in nero su bianco. Solo nel 1961 inizia ad apparire la M che in realtà sono archi dorati. Il il direttore creativo dell’epoca, Jim Schindler si ispirò alla struttura dei ristoranti dell’azienda per creare il nuovo logo: il primo fast-food aveva ai lati della struttura due archi, così alti da essere visibili ad ogni passante attirandone l’attenzione e invogliando a fermarsi. dunque i due archi d’oro sono stati sovrapposti componendo così la lettera M ed venivano attraversati da una linea, che riprendeva l’architettura dei tetti delle strutture dei ristoranti.
* Starbucks
Il logo originale di Starbucks era costituito da una sirena con due code e viene dalla mitologia greca, dove questa sirena attirava i marinai sulla costa di un’isola chiamata Starbuck. L’idea era quella di utilizzare la sirena per attirare gli amanti del caffè a venire a bere quello offerto da loro. È nel 2011 che venne adottata la versione attuale che risulta più raffinata e offre maggiore flessibilità perché fa pensare ad altro oltre che al caffè.
Finisce qui questo piccolo racconto delle storie di alcuni dei loghi più celebri che ci accompagnano tutti i giorni. Ti invitiamo a commentare quale hai trovato più interessante e se conosci la storia di qualche altro brand ti incoraggiamo a condividerla con noi, siamo tutt’orecchi!