In un mondo in cui la protezione e l’accesso ai dati sono fondamentali, l’archiviazione di file ha fatto molta strada: dai floppy disk ai server cloud, passando per le chiavette USB e molto altro.
Ma come decidere quale utilizzare? Qual è il migliore in termini di prestazioni? Quale offre una migliore sicurezza dei dati? Le chiavette usb sono ancora la scelta migliore o sono diventate obsolete con la nascita del Cloud?
Con questo articolo vogliamo rispondere a queste domande, mettendo a confronto le chiavette usb e il Cloud, prestando particolare attenzione alla tema della sicurezza e della privacy dei dati che forniscono questi due metodi di archiviazione.
* Cos’è il Cloud?
Il termine cloud, che è l’abbreviazione di “cloud storage”, deriva dall’inglese e significa nuvola. Praticamente è uno spazio personale di archiviazione e gestione virtuale di documenti, immagini e video a cui si può accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo, attraverso una semplice connessione internet.
Avvalendosi di internet, il cloud offre un modo conveniente per trasferire file in qualsiasi momento, anche mentre mentre si è in movimento, tramite l’app del sistema di storage scelto. Al giorno d’oggi questo è molto utile. Prendiamo ad esempio gli smartphone: li utilizziamo per qualsiasi cosa e tra app per la musica, foto, giochi e quant’altro lo spazio di memoria tende a esaurirsi rapidamente. Potendo archiviare le foto sul Cloud, possiamo liberare spazio e continuare a scattare nuove foto.
Sebbene l’idea del cloud storage nasce negli anni ’60 non è stato implementato fino all’arrivo di Salesforce nel 1999. Ulteriore passo avanti è stato fatto nel 2007 con la nascita di Dropbox, gestito dall’omonima società californiana, seguito da iCloud nel 2011 e da Google Drive nel 2012, che offre 15 GB di spazio di archiviazione gratuito. Questi passaggi hanno rappresentato importanti progressi nell’accessibilità dei dati tramite il cloud.
* Cos’è una chiavetta USB?
Come abbiamo già discusso in un articolo precedente sulla storia delle USB, l’origine di questo utile strumento risale al 1995, quando fu introdotta come supporto di archiviazione portatile di dati e documenti digitali.
Grazie alle sue dimensioni compatte, è facile da trasportare e può essere facilmente collegata ad un computer portartile o ad un cellulare, a seconda del tipo di porta USB di cui è dotata. Nel corso del tempo, non solo la capacità di archiviazione è aumentata in modo significativo, ma anche la velocità di trasferimento dei dati è costantemente migliorata.
Una menzione speciale merita anche la funzionalità “plug and play”, letteralmente collega e utilizza, che consente al dispositivo di essere riconosciuto immediatamente, appena lo connetti, ed essere pronto per essere utilizzato senza dover installare nessun software.
* USB e Cloud a confronto
Come abbiamo visto, il Cloud consente di archiviare comodamente grandi quantità di dati da un laptop o smartphone su un server esterno ospitato da un fornitore di servizi mentre si è in movimento. La chiavetta USB, invece, è un supporto fisico con una dimensione dati limitata.
A prima vista il Cloud sembra essere superiore alla chiavetta USB, poiché dispone di enormi possibilità di archiviazione e può memorizzare immagini, video e altri dati digitali indipendentemente dal supporto. Tuttavia anche la chiavetta USB ha i suoi vantaggi.
Accesso diretto ai file e indipendente da terzi
Chi memorizza i propri file su un Cloud deve prima scegliere un fornitore e accettarne le condizioni di utilizzo. Le informazioni personali, come nome e numero di cellulare, vengono raccolte all’apertura di un conto. I dati vengono copiati, valutati e parzialmente utilizzati. Soprattutto per i fornitori statunitensi, come Amazon e Google, possono applicarsi norme diverse sulla protezione dei dati rispetto a quelle europee.
Inoltre sei completamente dipendente da loro e da una connessione ad internet. Se hai un problema di connessione o c’è un problema sul server, non potrai accedere ai tuoi dati. Allo stasso modo se il fornitore di servizi Cloud dichiara fallimento, potrebbe esserci il rischio che tu non abbia più accesso ai tuoi file.
Viceversa, con una chiavetta USB i file rimangono al 100% nelle tue mani e ne hai sempre accesso in qualsiasi momento. Quindi ne hai il pieno controllo, non dipendi dalla stabilità di una connessione internet e soprattutto non fornisci dati personali a terzi. Decidi tu stesso con chi scambiare i tuoi dati, passandoli appunto attraverso la USB, che potrai dare alla persona interessata.
Sicurezza e protezione dei dati
Chi utilizza il Cloud si avvale di uno spazio virtuale di archiviazione di un fornitore di servizi esterno, è quasi come averte un hard disk esterno su Internet. I tuoi file possono cadere vittima di hacker esperti che attaccano le grandi compagnie, motivo per cui non è consigliabile archiviare informazioni sensibili, come coordinate bancarie o password in un Cloud.
Al contrario una chiavetta usb rimane sempre nelle tue mani e potete crittografare i file al suo interno e proteggere l’accesso alla pendrive con una password. Sei tu a decidere chi ha accesso ai dati, quando e come.
Costi di acquisto e gestione
I fornitori di Cloud storage, offrono una versione gratuita, ma lo spazio disponibile si esaurisce facilmente e per averne di più devi acquistare un piano a pagamento con una tariffa mensile o annuale. Al contrario la chiavetta usb, disponibile da 1GB fino a 256GB, la paghi al momento dell’acquisto e potrai utilizzarla più e più volte senza costi aggiuntivi.
Velocità nel condividere file
Caricare documenti, foto e video sul Cloud piò essere lento e noioso, ciò dipende dalla tua connessione internet e soprattutto dalla velocità di caricamento. È molto probabile che abbiate una velocità di download molto alta, perchè i fornitori di internet pubblicizzano molto questo punto, ma la velocità di caricamento è tutta un’altra cosa.
Al contrario con le pendrive sai già la loro velocità, ed i nuovi modelli sono ancora più veloci. Le USB 3.0, grazie alla tecnologia SuperSpeed, hanno una velocità teorica di 4,8 Gigabit per secondo, 10 volte più veloci rispetto alle USB 2.0, che comunque trasferiscono dati fino a 480 Megabit al secondo, che non è male.
* Conclusioni
La chiavetta USB offre molti vantaggi, motivo per cui questo supporto di memorizzazione continuerà ad essere utilizzato. Hai il controllo sui tuoi dati e puoi decidere con chi vuoi scambiarli.
Dato che utilizzando un Cloud i file vengono trasmessi a terzi, per le aziende è consigliabile salvarli su supporti di memorizzazione di proprietà dell’azienda, soprattutto per quei dati interni molto sensibili.
Per lo scambio di dati all’interno di un’azienda o con soggetti esterni si consiglia di utilizzare chiavette USB protette da password. Volendo fare un ulteriore passo avanti l’azienda potrebbe acquistare penne USB personalizzate, in questo modo può anche farsi pubblicità, quando la consegna ad un partner o ad un cliente.
Cosa ne pensi? Sei un fan del Cloud o preferisci le usb? Condividi con noi le tue esperienze e lasciaci un commento.